1. Caso di malpractice implantare
Dr MONTEMEZZO MARCO
2. RIGENERAZIONE OSSEA VERTICALE con tecnica: GBR (Guide Bone Regeneration)
Dr RONDA MARCO
3. Risoluzione di complicanza nella tecnica split crest
Dr LANZA MASSIMILIANO
4. Anatomia chirurgica del lembo linguale
Dr ROSSETTI PAOLO
5. Ricostruzione alveolare tridimensionale: Mesh in titanio VS. membrana in e-PTFE rinforzata in titanio.
Dr D AVENIA FERDINANDO
6. minirialzo del seno mascellare
Dr LANZA MASSIMILIANO
7. Trattamento ricostruttivo con tecnica GBR in area estetica
Dr D AVENIA FERDINANDO
8. Nuova tecnica per la rimozione atraumatica di impianti dentali osteointegrati
Dr CIATTI MAURIZIO
9. Sonosurgery: ERE inf in due tempi.
Dr AGABITI IVO
10. Trattamento del mascellare superiore atrofico senza innesto osseo, mediante 4 impianti e protesi fissa
Dr PENA PEDRO
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![]() | Venerdì 6 Dicembre 2019 - 10:35 Dr CORDESCHI RICCARDO : Considerando che non va fatto, ma mi chiedo.. Considerando gli spessori tissutali molli che si hanno in quella zona, cosa potrebbe conmportare una leggere (non come questa quindi) esposizione implantare? GRAZIE |
![]() | Domenica 21 Dicembre 2014 - 09:31 Dr CAUSO GIANMARCO : Condivido totalmente le parole dei colleghi Masini e Rossetti. |
![]() | Sabato 20 Dicembre 2014 - 09:49 Dr MASINI VIRGILIO : PS errata corrige: quando agivo, e non quando agisco. Stavolta l'errore non è mio, ma del correttore... |
![]() | Sabato 20 Dicembre 2014 - 09:46 Dr MASINI VIRGILIO : Voglio fare l'avvocato difensore della collega. A me una cosa identica é capitata proprio nello stesso sito , e con le stesse caratteristiche anatomiche, ovvero con un "balcone" coronale che faceva pensare ad una grande quantità di osso anche più apicalmente, se , come ho fatto io, si effettuava uno scollamento minimo del lembo ( l'errore è non ricordarsi che dietro la bozza canina c'è sempre un avvallamento ) e si inseriva l'impianto con l'idea di utilizzare un abutment dritto. Questo mi è capitato non ad inizio carriera , quando agisco con molta più prudenza, ma quando una lunga esperienza mi induceva ad andare troppo spedito. L'impianto così inserito era " protesicamente perfetto", ma aveva l' apice fuori osso. Ho avuto la fortuna di accorgermene io e di sostituirlo personalmente ( non avevo inserito vite di guarigione, tolto l'impianto ne ho messo subito un'altro coprendo la breccia apicale con un piccolo innesto a blocco: se ne avete curiositá dovrei avere ancora la documentazione fotografica ) . Nei corsi che faccio di implantologia faccio sempre vedere il caso perché penso che si impari più dagli errori che dalle cose fatte bene, anche se è un apprendimento doloroso. Basta solo avere il coraggio di guardarsi allo specchio quando si è spettinati...... PS: avete idea quanti impianti inseriti in arcata inferiore ed apparentemente totalmente intraossei abbiano sfondato la linea miloioidea ![]() |
![]() | Venerdì 19 Dicembre 2014 - 17:17 Dr PONZA MAURO : Grazie Stefano. Ora ho capito e condivido la tua scelta. |
![]() | Venerdì 19 Dicembre 2014 - 16:57 Dr CABIATI STEFANO : Ho tolto il tappo di guarigione solamente per permettere ai tessuti molli di ricoprire l'impianto: in questo modo dopo 3 settimane, durante la rimozione impianto con gbr, ho potuto ottenere la chiusura per prima intenzione della ferita chirurgica senza dover far scorrere il lembo troppo coronalmente e non ho slivellato la linea muco-gengivale. In realtà avrei potuto fare tutto in una seduta con l'impianto esposto ma così è stato un po' più raffinato; almeno credo |
![]() | Venerdì 19 Dicembre 2014 - 11:14 Dr PONZA MAURO : Capisco la situazione e apprezzo il lavoro fatto, ma non riesco a capire la "dinamica" del trattamento effettuato e, in modo particolare, le seguenti frasi: Viene rimosso il tappo di guarigione e l'impianto viene risommerso; dopo 3 settimane si effettua la rimozione dell'impianto malposto abbinata a gbr per colmare il deficit residuo. Mi domando: per quale motivo è stato tolto il tappo di guarigione e l'impianto è stato risommerso (cosa vuol dire?), invece di fare l'estrazione dopo 3 settimane? Grazie per l'attenzione. Mauro |
![]() | Venerdì 12 Dicembre 2014 - 19:31 Dr ROSSETTI PAOLO : In tutta franchezza è capitato anche a me molti anni fa (un po' meno spudorato, però) e me ne sono accorto un paio di settimane dopo. Ritengo che faccia parte della curva di apprendimento. Per inciso, non mi hanno ancora ritirato l'abilitazione. Comunque è un bell'intervento. Belli i disegni dei lembi e le suture. |
![]() | Giovedì 11 Dicembre 2014 - 14:25 Dr DE ANNUNTIIS CARLO : Caro Gianmarco, sono d'accordo con il tuo riferimento biblico. Facciamo una professione in cui il più bravo è quello che sbaglia di meno. Però quello che vedo non è un errore. Vedo l'operato di una collega che non ha la minima idea di quel che è successo durante l'inserimento dell'impianto; una collega pericolosa per i suoi pazienti; una collega pericolosa per l'intera categoria. Onore al merito al dott Cabiati che è riuscito a conquistare nuovamente la fiducia di una persona che obiettivamente aveva ricevuto un grosso danno. |
![]() | Giovedì 11 Dicembre 2014 - 12:35 Dr CAUSO GIANMARCO : Chi e' senza peccato scagli la prima pietra |
![]() | Giovedì 11 Dicembre 2014 - 11:36 Dr CABIATI STEFANO : Colgo l'occasione per ringraziare il laboratorio Odontotecnico Cassiano per la preziosa collaborazione ! |
![]() | Mercoledì 10 Dicembre 2014 - 21:46 Dr CABIATI STEFANO : Grazie per i complimenti. Effettivamente la collega non era molto esperta. Il paziente mi ha raccontato che l'impianto era stato posizionato come post-estrattivo immediato: è evidente che le frese sono state inclinate malamente e la collega non si è nemmeno resa conto di aver sfondato la corticale vestibolare oltrepassandola apicalmente. Diciamo che non fa onore alla categoria. Il paziente era abbastanza arrabbiato e maldisposto nei confronti degli odontoiatri e c'è voluto un bel po' di tempo prima di riconquistarne la fiducia! |
![]() | Mercoledì 10 Dicembre 2014 - 11:55 Dr DE ANNUNTIIS CARLO : Ottimo lavoro, ti faccio i miei complimenti. Ma ancor più lasciami complimentare con quel genio di collega (se di collega si tratta) che ha posizionato il primo impianto. |
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